Bioterapia Infusionale e i suoi benefici

Il dott. Pezzanera descrive la Terapia Bio Infusionale

Bioterapia Infusionale

La Bioterapia Infusionale a tutti gli effetti entra di diritto nella Medicina Biologica Integrata  applicando il concetto terapeutico di curare tutta la persona nella sua integrità non limitandosi quindi  a curare soltanto l’organo o la funzione in cui si manifesta la patologia. Il suo utilizzo si può estendere anche alle malattie incurabili, promuovendo altri interventi terapeutici, del tutto privi di controindicazioni ed effetti tossici, con farmaci “ricostituenti”, disintossicanti, energizzanti la cui somministrazione ha l’obiettivo di fornire al paziente un supporto per il miglioramento o  la remissione della patologia. 

La Bioterapia Infusionale (Metodo BIDA, ideata e introdotta dal Dott.Ugo D’Abramo.)

Personalmente ho avuto il piacere ed il privilegio di aver conosciuto questa “grande persona” che ha dedicato tutto se stesso alla promulgazione di questa metodica.

La cura

I Protocolli Terapeutici comprendono sia farmaci di base “Biofarmaci” utilizzati quasi costantemente nella infusione terapeutica; sia farmaci personalizzati (tailored therapy) scelti quindi sulla base della specifica patologia e del singolo paziente, aumentati o diminuiti in dose a seconda della entità della malattia .

I Biofarmaci sono sostanze contenute già nel nostro corpo (quindi privi per definizione di effetti tossici) che somministrati per via endovenosa raggiungono la massima disponibilità nell’organismo (e quindi efficacia) in paragone con le terapie somministrate per via orale. Inoltre l’utilizzo di associazioni di farmaci consente di raggiungere un sinergismo terapeutico.

Tra i biofarmaci in questione ci sono: 

  • il fruttosio 1,6 difosfato: che dona energia ai neuroni cerebrali, al muscolo cardiaco e anche ai muscoli striati del corpo.  
  • i fosfolipidi: sono i costituenti delle membrane neuronali e di tutte le nostre cellule facendole funzionare meglio.
  • l’ademetionina: è il più potente epatoprotettore che ci protegge dalle tossine presenti negli alimenti, nell’aria che respiriamo e nei farmaci che assumiamo (vedi chemioterapia).
  • il glutatione ridotto: è il più potente antiossidante e quindi antiradicali liberi.
  • la citicolina: agisce positivamente sulla funzione dei neuroni, rende più morbide e pulite dal colesterolo le nostre arterie curando quindi la causa fondamentale delle malattie vascolari e dell’ipertensione arteriosa; 
  • Il coenzime: attiva innumerevoli attività degli enzimi attualmente noti e di quelli che scopriremo in futuro. 
  • la vitamina C: interviene in innumerevoli metabolismi e di recente a forti dosi endovena, ha mostrato una enorme efficacia contro i tumori;

     

La Bioterapia Infusionale di conseguenza agisce anche e non solo al livello della Matrice Extra Cellulare (MEC), definita anche “connettivo”: la sua integrità o il ripristino della sua funzione fisiologica sta acquisendo una  importanza sempre maggiore nella determinazione dello stato di salute della persona e di conseguenza sta divenendo il fulcro di terapie di uso crescente e ulteriore sviluppo nel futuro..

Il tessuto connettivo, è infatti un vero e proprio sistema (NETWORK), che connette tutte le varie componenti del nostro organismo. Esso forma una rete ubiquitaria che avvolge, sostiene e collega tutte le unità funzionali del corpo, partecipando in maniera determinante al metabolismo generale. Prende parte alla regolazione dell’equilibrio acido-base, del metabolismo idrosalino, dell’equilibrio elettrico ed osmotico, della circolazione sanguigna e della conduzione nervosa ed è sede di numerosi recettori cellulari.

La struttura complessiva è costituita da matrice extracellulare, recettori di membrana, e matrice intracellulare che insieme costituiscono il nostro corpo spaziale.

Ci troviamo di fronte ad un network sopramolecolare composto da una matrice nucleare interna ed una matrice intracellulare immersi in una matrice extracellulare.

Obiettivi della Bioterapia infusionale

a) Ripristino delle funzioni recettoriali di tutte le cellule, sia del Sistema Nervoso che di altre cellule di organi con conseguente maggior efficacia e rapidità di azione dei farmaci convenzionali che verranno utilizzati per la patologia specifica (e non solo quelli usati in campo oncologico).

b) Miglioramento del metabolismo epatico, grazie all’utilizzo di farmaci epatoprotettori ed epato trofici: il fegato è il nostro laboratorio chimico nel quale si svolgono una elevata quantità di reazioni chimiche molto complesse: metabolismo degli zuccheri, delle proteine e dei grassi, produzione della bile, eliminazione di sostanze tossiche ecc…

c) Attivazione della catena enzimatica per il ripristino delle funzioni cellulari (sia proprie della cellula che energetiche), basti pensare che all’interno di alcune cellule vi sono da 2000 a 3000 enzimi (e altri se ne scopriranno ancora) che presiedono a  tutte le reazioni chimiche tra loro collegate.

d) Miglioramento sia del micro che del macro-circolo, con conseguente ottimizzazione dell’effetto di farmaci convenzionali specifici 

e) Eliminazione dei radicali liberi, formatisi anche a seguito di pregressi trattamenti chemioterapici.

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